Malala Yousafzai
Ha solo 10 anni Malala quando vede il suo mondo frantumarsi. Con l’avvento del regime talebano, infatti, la vita delle donne e delle bambine pakistane cambia radicalmente. Il regime oppressivo e maschilista nega loro qualsiasi diritto: segregate in casa, costrette ad abbandonare lavoro o scuola, devono indossare il burka.
Malala non è una bambina comune, non si chiude in un silenzio spaventato, decide, invece, di denunciare al mondo ciò che sta accadendo. Nel sito della BBC, sezione lingua urdu, descrive la situazione di terrore instaurata dalla dittatura e denuncia le costanti violazioni delle libertà fondamentali.
Nel suo diario racconta le paure e i desideri di giovane studentessa già consapevole dei propri diritti:
Ci penso spesso e mi immagino chiaramente la scena. Anche se verranno ad uccidermi dirò loro che sbagliano. L’istruzione è un nostro diritto fondamentale.
Tratto da Panorama n.44 del 2012
Subisce un attentato nel 2012 ed è gravemente ferita alla testa; riesce, tuttavia, a sopravvivere. Ormai, però, è diventata il bersaglio del terrorismo islamico, per ogni fanatico religioso rappresenta “il simbolo degli infedeli e dell’oscenità”. Si rifugia, quindi, nel Regno Unito e viene ulteriormente assistita all’ospedale di Birmingham.
Lontana dalla sua terra, estende la sua battaglia per le libertà fondamentali e il diritto allo studio in tutto il mondo.
Nel 2014, a soli 17 anni, le viene conferito il premio Nobel per la pace.
Malala ha dimostrato che anche i giovanissimi e i bambini possono contribuire a modificare la propria situazione. Dalla sedicenne Greta Thunberg, leader mondiale del movimento ambientalista, alla diciottenne Emma Gonzales, che ha avviato ” “March for our lives” per chiedere il controllo delle armi negli USA, tutte le giovanni attiviste di adesso hanno come esempio la ventunenne Malala, che ha rivendicato i suoi diritti sin da quando era bambina.
Nessuna lotta può concludersi vittoriosamente se le donne non vi partecipano a fianco degli uomini. Al mondo ci sono due poteri: quello della spada e quello della penna. Ma in realtà ce n’è un terzo, più forte di entrambi, ed è quello delle donne.
(Malala Yousafzai)
Helene Arena III A L-Sezione Quasimodo