Carnevale 2021, tante “chiacchiere” e scherzi a distanza
Un carnevale diverso ma con i nostri fantastici cibi tradizionali
Travestimenti, balli in maschera, scherzi di ogni tipo e imperdibili, sfilate di carri allegorici. Questa è sicuramente la festa che tutti conosciamo e che i bambini non vedono l’ora di vivere…ma anche gli adulti, in realtà.
Sai già di cosa sto parlando? Sì, proprio di lui, del Carnevale. È il periodo dell’eccesso alimentare. In questi giorni è, infatti, tradizione mangiare a crepapelle. Soprattutto quest’anno, in cui molti dei divertimenti tipici non sono concessi, sarà proprio il cibo a mantenere alto l’umore delle famiglie italiane. E allora chi più ne ha più ne metta: carne, frittelle, chiacchiere, tortelli, pignolata, sugo di maiale.
Il motivo di questo fenomeno nasce da comportamenti antichi: per propiziarsi la terra perché in primavera fosse fertile, si consumavano tutte le scorte alimentari invernali.
La parola Carnevale deriva dal latino carnem levare e significa “eliminare la carne” e sta a indicare il banchetto del martedì grasso prima del digiuno della Quaresima, che inizia con il mercoledì delle Ceneri. Infatti la data del Carnevale non è fissa, ma si calcola in base a quella della Pasqua.
Questa settimana è quindi dedicata ai travestimenti, ai divertimenti e al buon cibo. E ora dedichiamoci a uno dei tipici cibi diffusi in Italia: le chiacchiere.
Chiacchiere cenci, bugie, frappole, cresciole, crostoli…chiamiamoli come vogliamo saranno sempre dolcetti croccanti e deliziosi
Le chiacchiere erano famose già nell’antica Roma ed erano dolcetti a base di uova e farina chiamati frictilia, perché fritti nel grasso del maiale. Erano preparati dalle donne romane per festeggiare i Saturnali (festività che corrispondono al nostro Carnevale). Si era soliti farne grosse quantità perché dovevano durare per tutto il periodo della Quaresima. Questo dolce veniva servito alla folla che si recava in strada per festeggiare e, poiché era semplice da preparare e a basso costo, se ne facevano grandi quantità.
Chiacchiere, un solo dolce che prende diverse espressioni: bugie, cenci, crogetti, cioffe, cresciole, e ancora frappole, fiocchetti, crostoli. Tanti nomi ma una sola ricetta. Una base di farina, burro, zucchero e uova e l’aggiunta di un liquore a scelta e via a tagliare strisce da friggere in olio bollente per renderle croccanti e friabili. Infine, per mangiarle in allegria, un po’ di zucchero a velo…e via!
Marika Masano, IV L Biotecnologie Sanitarie