Peppino impastato, il giovane eroe di noi giovani
Peppino è vivo e lotta insieme a noi!
Il 9 maggio 1978 la mafia, simulando un suicidio, uccide Giuseppe Impastato “colpevole” di difendere i valori onesti e retti della società.
Impastato è uno dei protagonisti dell’antimafia più amato dai giovani, anche se è vissuto più di 40 anni fa. La sua forza e la sua intransigenza nel combattere la mafia lo rendono simile a noi adolescenti; è un ribelle Peppino Impastato, uno che non usa mezzi termini. “La mafia è una montagna di merda” grida con il suo primo articolo e chiama “le cose” con il loro nome. Lui la conosce bene la mafia perché proviene, per la famiglia del padre, da un ambiente mafioso, ma lo rifiuta senza se e senza ma. La sua arma migliore è lo sberleffo, la satira per levare l’alone di mistero alle cosche mafiose. Con Radio Aut, radio libera autogestita e autofinanziata, ogni venerdì sera mette in onda la trasmissione “Onda pazza a Mafiopoli” dove ridicolizza i mafiosi di Cinisi e la corrotta classe politica locale.
Muore a trenta anni questo giovane attivista dell’antimafia che comprende appieno le vicende e i fatti più intimi legati alle azioni mafiose, ma con lui non muoiono le sue idee!
Ognuno come Peppino può mostrare un volto nuovo al mondo e combattere per le cose ingiuste con le proprie capacità poiché anche una sola goccia verso la vittoria è in grado di fare la differenza.
“I cento passi” per dire no alla mafia
Peppino, la sua storia e la sua lotta contro la mafia sono i protagonisti di un film e di una canzone con lo stesso titolo perché raccontano la stessa storia…
“I cento passi” è il titolo del bellissimo film di Marco Tullio Giordana dedicato a Giuseppe Impastato. Il titolo prende spunto da una scena memorabile del film: Peppino invita il fratello Giovanni a camminare verso la casa del boss Gaetano Badalamenti, dalla loro casa, a camminare e a contare. Uno, due, tre, quattro…cento passi e arrivano sotto la finestra di Badalamenti. Un piccolo paese, Cinisi, dove tutti si incontrano dove sembra inevitabile la contiguità con la mafia eppure è possibile prende le distanze da tutti gli “Zu Tanu” adesso come allora, adesso più di allora!
E il film diventa canzone…
Nato nella terra dei vespri e degli aranci
Tra Cinisi e Palermo parlava alla sua radio
Negli occhi si leggeva la voglia di cambiare
La voglia di Giustizia che lo portò a lottare
E la canzone narra la storia di Peppino Impastato ma parla a tutti i ragazzi che vogliono cambiare:
Ma la tua vita adesso puoi cambiare
Solo se sei disposto a camminare
Gridando forte senza aver paura
Contando cento passi lungo la tua strada…
Da “I cento passi” -Modena city ramblers
Epilogo
Nel 2001, dopo 23 anni dall’omicidio e dopo tanti depistaggi, vengono condannati i responsabili dell’omicidio Impastato: Gaetano Badalamenti e il suo vice Vito Palazzolo.
Nel 2011 la Procura di Palermo riapre le indagini sul depistaggio messo in atto dopo la sua morte.
Andrea di Pietro, 3 D Biotecnologie sanitarie