John Lennon: un nome, un simbolo, un mito
“Tu dirai che sono un sognatore”
Chi era John Lennon? Un cantante? Un musicista? Un componente dei Beatles? Un paladino dei diritti umani e civili? Un sognatore? Un genio? Tante domande, eppure potremmo rispondere di sì a tutte. John Lennon è stato certamente una delle personalità dirompenti del Novecento.
Artista eclettico, dalla voce inconfondibile e dalla penna magica, ha cantato e scritto tante canzoni che oggi rientrano nella leggenda. Lennon, però, non era soltanto un artista straordinario, era anche un magnifico essere umano.
Iniziamo ad analizzare la sua esperienza con i Beatles: “All you need is love” è una delle sue canzoni più popolari e belle, un vero e proprio inno all’amore.
“Tutto ciò di cui tu hai bisogno è l’amore”: una strofa ripetuta più e più volte, assolutamente, autenticamente e semplicemente vera.
La rivoluzione pacifica di John Lennon
L’attivismo politico arriva, invece, dopo il 1969, anno in cui Lennon sposa l’artista giapponese Yoko Ono, impegnata sostenitrice dei diritti umani. Proprio con lei Lennon scriverà la canzone che racchiude tutto il suo pensiero: Imagine. Una canzone che è un inno alla speranza, speranza di un mondo migliore, in cui l’autore immagina non ci siano più disparità sociali, etniche o culturali:
Imagine all the people
Sharing all the world
You
“Imagine” John Lennon-1971
YouYou may say I’m a dreamer
But I’m not the only one
I hope someday you’ll join us
And the world will live as one
Lennon è, dunque, anche un cosmopolita; si considera cittadino del mondo e rifiuta le “barriere” che la società impone con le religioni, il colore della pelle, la lingua o il paese d’origine. Autentico figlio del ’68 vuole ciò che sogna e lo vuole subito. Il suo vivere le esperienze autenticamente e sulla pelle gli costerà, però, molto: l’artista cade, infatti, per un periodo nel tunnel della tossicodipendenza da eroina, il cui uso lui giustifica come terapia per ridurre lo stress.
Il Bed-in contro la guerra del Vietnam
E tornando al suo attivismo politico, mi preme ricordare che nel 1969, lui e la Ono hanno dato vita al Bed-in, un movimento di protesta, naturalmente pacifico e non violento, che andava contro la guerra del Vietnam. Per due settimane i coniugi Lennon hanno promosso le proprie idee di “Peace & Love” ad Amsterdam e Montreal, per poi espanderle in tutto il mondo con gli iconici manifesti che riportavano la frase “The war is over if you want it” “La guerra è finita se lo vuoi”.
I suoi sogni, la sua militanza, la sua passione e la sua vita vengono tragicamente stroncati 41 anni fa. L’8 dicembre del 1980, infatti, John Lennon veniva ucciso da uno fan squilibrato in cerca di gloria.
Non è morta e non morirà mai, però, la sua speranza di un mondo migliore. È questa la speranza di ognuno di noi, la speranza che sta alla base della vita umana.
Davide Bongiorno Va D Biotecnologie ambientali