In attesa del tredicesimo Presidente della Repubblica
Ancora qualche giorno e gli italiani conosceranno il nome del tredicesimo Presidente della Repubblica. L’uomo o la donna che per i prossimi sette anni rappresenterà la nostra nazione nel mondo.
Ma facciamo un po’ il punto della situazione e ricordiamo, per chi ha le idee confuse, il ruolo che questa prestigiosa carica istituzionale svolge. Sarà così più chiaro perché tanta trepidazione nel mondo politico per la scelta della persona giusta.
Arbitro dell’ordinamento costituzionale
Il Presidente della Repubblica italiana è “il Capo dello Stato” e “rappresenta l’unità nazionale”. Svolge la funzione di arbitro del “gioco” politico e ne controlla il corretto funzionamento. Per tali motivi interagisce con i tre poteri dello Stato (legislativo, esecutivo e giudiziario) evitando che l’uno prevarichi sull’altro, garantendo il rispetto dei valori costituzionali. Il mandato presidenziale dura sette anni. Ogni sette anni, quindi, il Parlamento in seduta comune con i rappresentanti delle Regioni eleggerà il nuovo Presidente.
L’attuale Presidente è Sergio Mattarella che si appresta a passare il testimone al suo successore, appena sarà eletto dal Parlamento.
I sette anni di presidenza di Mattarella saranno ricordati con affetto e nostalgia dagli italiani, che hanno imparato a conoscere ed apprezzare questo grande uomo politico, eminente giurista in grado di fare scelte coraggiose rapidamente e senza alcun condizionamento, sempre nel rispetto dello spirito della Costituzione e del bene del popolo italiano.
Fino ad oggi, il Presidente della Repubblica è sempre stata una carica sostenuta da personalità autorevoli ed integerrime, tra cui Sandro Pertini, ex partigiano, eletto con la più grande maggioranza della storia della Repubblica e Giorgio Napolitano, unico tra tutti ad essere eletto per due volte consecutive.
Altri dieci sono i nomi che sono stati scritti sul campanello del Quirinale: dopo Enrico De Nicola, eletto Capo provvisorio dello Stato dall’Assemblea costituente nel 1946, hanno ricoperto ancora questa prestigiosa carica Luigi Enaudi, Giovanni Gronchi, Antonio Segni, Giuseppe Saragat, Giovanni Leone, Francesco Cossiga e Oscar Luigi Scalfaro.
I presidenti indimenticabili
Ad oggi, i Presidenti della Repubblica che hanno lasciato più il segno sono certamente Pertini, considerato il vero Presidente del popolo, forse anche grazie al suo passato di partigiano a cui accennavo prima: non dimentichiamo che gli eroici partigiani hanno dato un gradissimo contributo al popolo, per liberarlo dal regime fascista!
Segue poi Napolitano, democratico vero, deciso, integerrimo, al punto di meritarsi una riconferma al Quirinale; e, naturalmente, Sergio Mattarella, che ha svolto il suo mandato con eleganza ed autorevolezza ed ha brillantemente fronteggiato la grave crisi sanitaria e socio-economica determinata dalla pandemia. Grande e retto siciliano di cui siamo particolarmente orgogliosi.
Riuscirà adesso il Parlamento a trovare il giusto sostituto di Mattarella o, incapace di rinnovarsi ed unirsi in questo momento critico, invocherà il “Mattarella bis”?
Davide Bongiorno V D Biotecnologie ambientali