Omaggio a David Sassoli, sostenitore dell’Europa dei diritti
Fondatore del movimento “Articolo21, liberi di…”
L’11 gennaio 2022 muore a 65 anni David Sassoli, figura importante a livello sia nazionale che internazionale per il suo rilevante contributo politico.
Ha dedicato la sua vita alle sue due grandi passioni, il giornalismo e la politica, sostenendo con forza e coerenza i valori costituzionali dell’Italia repubblicana, democratica e solidale.
Comincia la sua carriera giornalistica collaborando con quotidiani e agenzie di stampa. Per sette anni, a partire dal 1985, scrive sul giornale “Il Giorno”, occupandosi dei principali avvenimenti politici e di cronaca. Ama anche essere in prima fila per gli eventi storici fondamentali, diventando testimone oculare, come è accaduto con la caduta del Muro di Berlino nel 1989. È tra i fondatori del movimento “Articolo 21, liberi di…”, un’associazione italiana che riunisce giornalisti, scrittori, giuristi che difendono la libertà di stampa e di pensiero.
Comincia a essere conosciuto e apprezzato per la sua bravura e passione durante i servizi come inviato di cronaca del Tg3. Segue molti avvenimenti di mafia, le vicende di tangentopoli e le inchieste sulle stragi italiane. Conduce anche trasmissioni televisive, come “Cronaca in diretta” su Rai 2.
Il giornalista diviene poi conduttore del Tg1, quindi vicedirettore e nel 2004 è eletto presidente dell’associazione stampa di Roma.
L’impegno politico
Entra in politica nel 2009 e viene eletto europarlamentare del Partito Democratico. Pochi anni dopo diventa vicepresidente e dal 2019 presidente del Parlamento Europeo. Come primo atto ha voluto rendere omaggio a tutte le vittime del terrorismo in Europa. Durante la pandemia ha proposto agevolazioni per l’economia. Inoltre ha considerato necessario un nuovo progetto di speranza per l’UE “che ci accomuni, un progetto che possa incarnare la nostra Unione, i nostri valori e la nostra civiltà, un progetto chiaro per tutti gli europei e che ci permetta di unirci.”
David Sassoli è conosciuto come un bravo e sincero uomo, grazie a lui il Parlamento è più efficiente, aperto ai cittadini, trasparente sulle attività dei deputati, sui servizi del Parlamento e sulle spese.
E’ stato un presidente che ha sempre puntato sui valori della tolleranza, della solidarietà e della democrazia, valori che dovevano caratterizzare l’Unione europea. Inoltre ha ritenuto che apertura e solidarietà non dovessero essere rivolte solo ai paesi membri dell’UE, ma a tutti coloro che ne avevano bisogno. Voleva che il Parlamento si aprisse al dialogo sociale e al mondo della cultura.
Inoltre il Presidente credeva in noi giovani: era infatti favorevole all’estensione del voto ai sedicenni. Pensava in questo modo di poter dare espressione ai ragazzi, che riteneva davvero capaci di tutelare il pianeta e salvaguardare i sistemi democratici, seri sostenitori dell’Unione Europea.
Il suo impegno sociale, come quello politico, ha lasciato un segno ben saldo nella vita di tutti noi. La sua generosità, la sua correttezza, il suo massimo impegno in tutto ciò che faceva oggi diventano motivo di pianto per la sua perdita.
Ilenia Adamo III D Biotecnologie ambientali