L’umanità è morta sul confine tra Polonia e Bielorussia
Migliaia di migranti abbandonati al freddo e alla fame
Da giugno 2021 migliaia di migranti hanno cercato di raggiungere l’Europa attraversando la Polonia, incitati e ingannati dalla Bielorussia. In risposta, la Polonia ha bloccato il confine, mobilitando il suo esercito e dichiarando lo stato di emergenza lungo la frontiera. L’accesso a quest’area è limitato anche per le organizzazioni umanitarie, le associazioni di volontariato e i media.
Da sei mesi, dunque, famiglie in fuga e disperate trovano rifugio solo nella foresta dove, però, li attende un altro nemico micidiale: il freddo. Le temperature fino a 27 gradi sotto zero, la mancanza di cibo e acqua li stanno torturando fino alla morte.
Le organizzazioni umanitarie come Medici senza Frontiere e la Croce Rossa sono intervenute fornendo acqua, cibo, cure, coperte e vestiti caldi ma purtroppo ciò non basta. Sono morte già 21 persone e ne moriranno molte altre, se non si farà qualcosa per aiutarle il prima possibile.
Una parte del popolo polacco, contravvenendo agli ordini del proprio governo, ha offerto aiuto ai migranti: restano chiusi in casa e lasciano sulla porta una luce verde sempre accesa. È il segnale che indica a chi riesce ad attraversare la frontiera, che in quella casa troverà un pasto caldo, coperte e braccia aperte. Solo queste luci verdi, vere lanterne di speranza e solidarietà, mantengono ancora acceso un barlume di umanità in quei territori martoriati!
Scelte ciniche ed egoiste
Perché la Polonia ha reagito così nei confronti di persone che cercano solo un rifugio? Perché la Bielorussia cerca di spingere i migranti al confine? La Bielorussia cerca, senz’altro, di usare i migranti come arma di ricatto per l’UE ma la Polonia volutamente ignora e calpesta qualunque principio e valore su cui si fonda la Comunità europea. Tutte quelle persone sono scappate dal loro Paese a causa di guerre, fame, povertà e si sono messe in viaggio con la speranza di trovare una situazione migliore in Europa. Purtroppo, però, proprio nel posto in cui speravano di trovare pace e libertà hanno trovato odio, violenza e ostilità.
La Polonia ha calpestato l’umanità e i diritti inviolabili di queste persone, considerandole oggetti senza valore. Indipendentemente dal luogo di provenienza, dal colore della pelle, dalla religione e da qualsiasi altro fattore, tutti gli esseri umani hanno il diritto si essere accolti, aiutati, amati e ognuno di noi ha il dovere di offrire asilo e sostegno. Nessuno si merita di morire di fame e freddo in una foresta a causa di una lotta politica tra stati.
Ritroviamo i valori dell’Europa dei diritti
La brutalità e la mancanza di rispetto di cui gli immigrati tra la Polonia e la Bielorussia sono vittime dimostrano che ancora nel 2022 il genere umano non viene rispettato come si dovrebbe. Gli errori insegnano a non commettere uno sbaglio due volte. Oggi, dopo ciò che è successo in passato, soprattutto l’Europa avrebbe dovuto capire l’importanza dei diritti fondamentali che ogni uomo ha. Qualunque sia la ragione, la Polonia e la Bielorussia non possono essere giustificate per le loro azioni. La mancanza di amore e di rispetto verso il prossimo, che questi due stati hanno mostrato, fa paura. Il fatto che ancora oggi delle persone muoiano perché sono stati negati i loro diritti è il segno che la società non è migliorata rispetto al passato. Dobbiamo, invece, riappropriarci dei valori di uguaglianza e solidarietà offuscati da scelte egoistiche e paura di ciò che non si conosce.
Art.2 del Trattato sull’Unione europea
L’Unione si fonda sui valori del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze.
Karol D’Urso II D Chimica, materiali e biotecnologie