Bella ciao: la canzone della libertà
Inno nazionale del 25 aprile?
La canzone Bella Ciao è ormai famosa a livello internazionale. Addirittura una serie tv, “La Casa di Carta”, ha deciso di adottare questo inno, che i protagonisti del film cantano in italiano.
La canzone nel nostro Paese è strettamente connessa al 25 aprile, infatti, nel testo sono presenti le parole libertà, invasore, partigiano, che hanno permesso di associarla alla Resistenza italiana della Seconda guerra mondiale. I partigiani hanno lottato dall’8 settembre 1943 al 25 aprile 1945 per liberare la nostra penisola dalla dittatura fascista e dalle truppe naziste.
Ma qual è la sua origine?
Nonostante la fama acquisita, la sua origine è ancora sconosciuta.
Esistono tante interpretazioni: alcuni ritengono che derivi da una canzone Yiddish, altri dai canti popolari delle Mondine, altri ancora dalla letteratura francese del Cinquecento. E sono ancora tante le storie raccontate sulla sua origine.
Non si tratterebbe dunque di una canzone nata durante la Seconda guerra mondiale né di un canto di lotta dei partigiani. Molti sostengono, infatti, che questa antica canzone popolare sia stata accostata successivamente alla Resistenza partigiana.
Non la pensa così lo storico Cesare Bermani, che nel suo saggio “Bella Ciao. Storia e fortuna di una canzone”, scrive: “ A Metà anni sessanta, il centro sinistra al governo ha puntato su Bella Ciao come simbolo per dare un’unità posteriore al movimento partigiano”. Per lo storico, però, l’inno era già presente tra i partigiani, era la canzone di combattimento della Brigata Maiella (Abruzzo1944) portata dopo la liberazione nel Nord Italia. E Bermani va ancora oltre: ci fa sapere che Bella Ciao è un riadattamento di una canzone del Risorgimento, che sarebbe stata cantata già durante la Prima guerra mondiale. Poi, dato che i libri di storia l’avevano accantonata, si è arrivati a ritenere non sia stata cantata durante la lotta partigiana.
Tutti cantano Bella ciao
In ogni caso la canzone, malgrado sia nata in epoca pre-social network, ha avuto una diffusione vastissima nel mondo “attraverso i Festival della gioventù”. Bella ciao è divenuta, infatti, la canzone della libertà a Cuba già nel 1959. Con i social è, però, definitivamente “esplosa” in tutto il mondo. È stata simbolo di libertà a Madrid nel 2011, ad Istanbul nel 2013, a Kobane con le milizie curde nel 2014, e infine in Cile a Plaza Italia (Santiago) nel 2019.
Malgrado la sua fortuna mondiale, la canzone in Italia è, però, considerata divisiva da una parte dell’opinione pubblica e della politica che la ritiene solo una vecchia e superata canzone comunista.
Senza prendere posizione sulla questione, auguriamo a tutti buon 25 aprile.
Buona festa della liberazione dal nazifascismo!
Elisa Galluccio III C Biotecnologie sanitarie