Premio Nobel per la medicina 2023
Un premio atteso, un premio giusto
Un premio Nobel per la medicina atteso dal 2021 quello di Katalin Karikò e Drew Weissman. In quell’anno, infatti, in piena pandemia e con l’avvio della campagna vaccinale, appariva probabile la vittoria degli esponenti della comunità scientifica che avevano reso possibile l’uscita dal tunnel causato dal Covid. A sorpresa furono, invece, premiati il fisiologo David Julius e il biologo Ardem Patapoutian.
Quest’anno il Karolinska Institutet di Stoccolma ha cambiato rotta. Sopite le polemiche sulle campagne vaccinali obbligatorie, ha riconosciuto i meriti degli studiosi che hanno reso possibile la realizzazione in tempi rapidissimi dei vaccini Covid.
Il metodo RNA
La biologa ungherese Katalin Karikó e il medico statunitense Drew Weissman hanno, infatti, realizzato il metodo dell’RNA per i vaccini contro il Covid che hanno contenuto i contagi della pandemia e i gravi effetti collaterali che essa poteva sviluppare in alcuni soggetti.
Karikó e Weissman hanno notato che le cellule dendritiche riconoscono l’mRNA trascritto in vitro come una sostanza estranea. Ciò porta alla loro attivazione e al rilascio di molecole di segnalazione infiammatoria.
Sono stati decenni di studio sull’RNA messaggero, adesso scelto come terapia più efficace e rapida contro il Covid 19. L’RNA viene inserito in nanoparticelle lipidiche per favorirne l’ingresso nella cellula umana ed evitare che gli enzimi lo distruggano. Quindi nelle cellule umane, l’RNA dà le istruzioni per la sintesi della proteina spike. Una volta fuori dalla cellula, tale proteina attiva la risposta immunitaria e quindi la produzione di anticorpi.
Nonostante alcuni effetti collaterali come miocarditi, pericarditi o addirittura, in casi rari, morti da infarto, i vaccini a RNA si sono rivelati gli strumenti più efficaci per sconfiggere la pandemia. Il premio Nobel per la medicina, dunque, va ai due ricercatori scientifici per aver contribuito allo sviluppo a un ritmo senza precedenti dei vaccini, durante una delle più grandi minacce alla salute umana dei tempi moderni.
Marcella Bavastrelli V D Biotecnologie sanitarie