Messina tra turismo e rigenerazione urbana
Messina sud
È difficile vivere nella periferia della città di Messina. Una città ripiegata su se stessa, con un passato glorioso ed un dolore sommerso per un vissuto tormentato.
Vivere nella periferia sud di Messina è vivere all’ombra di una città che, più volte distrutta dai terremoti e dalla guerra, stenta a recuperare una sua identità. Una città con economia ormai statica, asfittica. Città di impiegati pubblici o privati e di pensionati, ultima per il tasso di occupazione, fermo al 35%, tra i grandi comuni (dati ISTAT). Staticità e crisi che arrivano amplificate, come è ovvio, nella periferia degradata.
La città tra i due mari
Eppure Messina fino ai primi anni del secolo scorso appariva al mondo come un meraviglioso paesaggio monumentale, ricco delle tante attività dei suoi abitanti e della continua affluenza di viaggiatori, uomini di cultura, affaristi.
Chi arrivava via mare rimaneva sbalordito per la particolarità di questa città, lambita da due mari, il Tirreno e lo Ionio, cinta da monti, arricchita da un’imponente Palazzata che delineava il porto, dalla penisola di san Raineri, dalla Cittadella.
Così la descrive il poeta filosofo Johann Wolfgang Goethe:
“Prendendo a poco a poco il largo, rimanemmo assorti nella vista magnifica della Palazzata, della cittadella e dei monti che sorgevano alle spalle della città. […] L’occhio poté correre liberamente lungo lo Stretto, a nord e sud, per l’ampia striscia di mare fiancheggiata da rive stupende. Dopo aver pagato il nostro tributo d’ammirazione a tutte queste bellezze, ci si fece notare a sinistra, un po’ lontano, un certo subbuglio nell’acqua, e a destra, un po’ più vicino, uno scoglio che spiccava netto sulla spiaggia: quello era Cariddi, questo Scilla. […] Immaginazione e realtà stanno tra loro come la poesia e la prosa.”
Panorami messinesi
Non esiste più la famosa Palazzata, ma la città esiste ancora, ventosa, assolata, profumata di mare e di limoni, con una posizione geografica unica, con panorami mozzafiato da nord a sud e ancora adesso, malgrado tutto, ricca di un patrimonio storico e artistico che deve soltanto essere più curato e valorizzato.
Il turismo dunque potrebbe e dovrebbe essere il volano dell’economia cittadina. Creare una “destinazione Messina” attraverso “una cabina di regia territoriale” è la proposta della Camera di Commercio di Messina, una regia che unisca le istituzioni della città e le associazioni di categorie per promuovere un turismo di qualità nella Città dello Stretto. Un’offerta turistica che raccolga e soddisfi tutti i possibili flussi turistici, da quello crocieristico a quello religioso, scolastico, convegnistico. Turismo interno ed estero.
L’amministrazione locale sta lavorando in tal senso e numerosi sono i progetti di riqualificazione della città di Messina.
Sullo sfondo permane come un miraggio o un incubo, dipende dai punti di vista, il progetto del ponte sullo Stretto.
Ma per un’autentica rinascita Messina deve trovare una sua coesione interna, deve rigenerare intere parti del suo territorio.