Un flash mob per l’inclusione all’I.I.S. “G. Minutoli”
Sulle note di “Evviva”
Il 3 dicembre si celebra ogni anno la Giornata Internazionale dei diritti delle persone con disabilità. Anche l’Agenda 2030 si pone l’obiettivo di promuovere uno sviluppo inclusivo e sostenibile per tutti. Si impegna, infatti, a migliorare i servizi sanitari e le strutture che si occupano di chi rischia di essere escluso.
E il nostro Istituto non voleva restare indietro. Per questo gli alunni del Quasimodo, i docenti e le assistenti alla comunicazione hanno lavorato anche quest’anno per essere presenti con il flash mob. Con addosso le magliette personalizzate dalle docenti responsabili del laboratorio creativo “Crea Lab”, prof.sse Matilde Caruso, Giusy Fusco e Carla Migliardo, sulle note di “Evviva”, le coreografie della prof.ssa Barbara Bruno e la regia di Gabriel Caruso, ex alunno del Quasimodo, gli studenti hanno dato il loro contributo per sensibilizzare le persone sul tema dell’inclusione. Ha coordinato ed organizzato l’evento la prof.ssa Maria Concetta Raffa Responsabile del dipartimento dell’inclusione.
Inclusione e rispetto
La Giornata per la Disabilità è stata istituita dalle Nazioni Unite per garantire a chi è disabile inclusione e rispetto. Lo scopo è proprio valorizzare il ruolo delle persone disabili. Favorire e facilitare il loro inserimento all’interno della società attiva, facendole entrare nel mondo del lavoro.
Per secoli la disabilità è stata vista come una colpa di chi ne è affetto, una realtà di cui vergognarsi e da nascondere. Spesso le famiglie chiudevano in casa o, peggio, allontanavano i bimbi nati con qualsiasi tipo di handicap. Ancora oggi però spesso non si è capaci di rapportarsi con una persona disabile. Pietà, domande inopportune, sguardi indiscreti mettono a disagio il portatore di handicap. Si ha ancora la tendenza a considerare la persona diversamente abile un perenne bambino, anche se si tratta di un adulto. E spesso insulti e intercalari come “handicappato, spastico, mongoloide, ritardato”, sono usati per suscitare riso o con il fine di offendere l’altro.
Iniziamo dalla scuola
Tutto ciò è davvero irrispettoso da parte di chi non ha ancora capito cosa sia la disabilità. È importante riuscire ad affermare una corretta visione e una vera e propria cultura della disabilità. Proprio la scuola è il luogo dal quale partire, il luogo in cui i bambini giocano e socializzano con tutti indipendentemente dal loro aspetto o dalla loro provenienza.
L’obiettivo principale della giornata internazionale delle persone disabili è, dunque, un’occasione per celebrare ed esaltare la diversità, la dignità e il valore della disabilità. È necessario uscire dall’ignoranza distruggendo l’idea che disabile vale a dire incapace.
L’unica e la più efficace risorsa è l’istruzione. Questo è il primo passo per garantire uguaglianza, rispetto e solidarietà. Pilastri fondamentali per una società giusta e capace di superare tutti quegli ostacoli che limitano e tengono in disparte le persone con disabilità.
Karol D’Urso IV D Biotecnologie ambientali