La musica nel mio mondo
Le sigle dei cartoni animati
Sin da piccola ho sempre mostrato una passione per la Musica. Se i miei amici avevano bambole o costruzioni, io mi facevo regalare strumenti musicali e microfoni giocattolo, mentre gli altri guardavano i cartoni animati, io mi concentravo invece sulle sigle, riascoltandole più volte per impararne a memoria i testi.
Effettivamente, se ci penso adesso, il mio rapporto con la musica non è cambiato. Non riesco ad immaginare un mondo senza musica o una dimensione in cui io non ne sia appassionata. La musica mi ha sempre aiutato, ogni ricordo che ho è associato ad una canzone, che sia un ricordo buio o gioioso.
Per questo, quando mi è stata data la possibilità di iscrivermi ad una scuola media ad indirizzo musicale, non ho esitato a gettarmi a capofitto in questa nuova avventura. C’erano quattro possibilità, flauto traverso, pianoforte, violino e chitarra. Al tempo ho scelto chitarra senza ripensamenti, ma ammetto che sarebbe bello poter suonare ogni strumento esistente. Per due anni ho continuato con la chitarra classica per imparare le basi, per poi cominciare con la chitarra elettrica in terza media.
Le scuole ad indirizzo musicale
Le scuole ad indirizzo musicale in Italia sono attualmente 8045, e come suggerisce il nome stesso si sviluppano intorno al mondo della musica.
In attuazione della specifica normativa i percorsi ad indirizzo musicale prevedono delle ore interamente dedicate allo studio di uno strumento.
Avendo io stessa frequentato questo tipo di scuola per i tre anni delle medie, mi sento in grado di dare alcuni consigli a chi fosse tentato di fare la mia stessa scelta. Come primo punto, direi che è importante essere consapevoli del fatto che lo strumento svolge la funzione di materia, proprio come la Matematica o la Storia, e richiede, quindi, studio, impegno e costanza. Sono previste “interrogazioni”, ovvero prove pratiche, e relative valutazioni, concorrendo lo studio dello strumento con le altre discipline per il giudizio di ammissione alla classe successiva.
Musica e socializzazione
Nonostante sia stato un po’ difficile conciliare lo studio della chitarra con le altre discipline, ci sono sempre riuscita, soprattutto spinta dal desiderio di continuare a conoscere il mondo della musica. È giusto menzionare che questo tipo di indirizzo prevede delle ore pomeridiane obbligatorie, come un’attività extrascolastica, e di conseguenza si hanno degli orari più rigidi e meno tempo libero, tuttavia queste ore non mi pesavano affatto dato che mi piaceva ciò che facevo.
Uno dei miei aspetti preferiti delle scuole musicali è sicuramente il conseguente miglioramento dello studente nelle relazioni sociali, questo perché durante le ore dello strumento si faceva lezione con compagni di altre classi che magari non si vedevano tutti i giorni. Lo stesso vale quando una volta alla settimana si faceva orchestra, tutti gli strumenti, con gli studenti di prime, seconde e terze, e i corrispettivi professori, riuniti nell’aula magna per suonare insieme.
Di quei momenti ho molta nostalgia, ho continuato per un po’ le lezioni private di chitarra nel primo superiore con lo stesso professore delle medie, ma era diverso senza i miei compagni e senza le vecchie aule. In quella scuola ho trovato una seconda casa e so di poter tornare per fare qualche ora di orchestra perché le porte per gli ex-alunni sono sempre aperte.
Adesso mi dedico senza rimpianti all’altra mia passione che è lo studio della matematica. Alla fine della terza media, infatti, ho fatto la mia scelta e, tra liceo musicale e liceo scientifico, ho preferito quest’ultimo e non me ne sono mai pentita.
Anna Calveri II A Liceo scientifico Sez. Quasimodo