Filicudi 1971: storia di una rivolta pacifica contro la mafia

La giornata della memoria e dell’impegno nella Sezione Quasimodo

Nella palestra del plesso “Quasimodo”, gli alunni del primo biennio hanno potuto assistere allo spettacolo  teatrale “I fimmini dicunu no. La prima rivolta in Sicilia contro la mafia”.

In occasione della Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie, infatti, il nostro Istituto ha voluto accogliere l’attrice e “cuntastorie” Donatella La Macchia.

La prima rivolta siciliana contro la mafia

Con il suo monologo, accompagnato dalla musica dal vivo di un brillante percussionista, l’attrice ha narrato una storia vera, accaduta in un’isola delle Eolie: la prima rivolta in Sicilia contro la mafia.

Lo spettacolo prende spunto da “Le giornate di Filicudi” di Giuseppe La Greca. È basato su fatti realmente accaduti tra il 23 e il 28 maggio 1971, quando gli isolani di Filicudi si sono opposti al confino di quindici capimafia. La protesta pacifica ha impedito lo sbarco dei mafiosi. La popolazione ha dimostrato una grande determinazione, oltre che intelligenza e cultura nella difesa del proprio territorio.

Danza, canto e mimo

La “cuntastorie”, che ama esprimere la cultura popolare con toni a volte sarcastici, a volte poetici, ha raccontato gli eventi accaduti nel 1971 alternando alla recitazione il canto e la danza. Ha ricordato le vittime innocenti della mafia con grandi foto dei loro volti che ha sparso per tutta la palestra. La musica, eseguita da un giovane africano che suonava il djembe (membranofono a percussione simile a un tamburo a forma di calice) ha dato spesso il ritmo alle parole dell’attrice. Il suono del bastone della pioggia  ha, invece, creato un’atmosfera di suspence e attesa, che ha permesso a tutto il pubblico presente di seguire fino alla fine la storia.

È importante ricordare

L’evento per gli studenti del Quasimodo ha avuto senza dubbio un importante aspetto educativo e formativo. La Legge n. 20/2017, art.1, che ha istituito la Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, permette a tutte le scuole d’Italia di organizzare spettacoli, manifestazioni, cortei. È un modo, questo, per sensibilizzare soprattutto noi giovani sul grave fenomeno della mafia. La data della manifestazione è il 21 marzo, il primo giorno di primavera. Simboleggia la vita, la rinascita, l’inizio di un percorso di speranza.

Eliana Leonardi, Desirée Chillè I A Quadriennale Turismo Sezione Quasimodo

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