2022: anno europeo dei giovani
Un futuro più verde, inclusivo e digitale
Dal 2020 questo è il primo anno scolastico che si sta svolgendo interamente in presenza. Sono tornati gli incontri universitari, i dibattiti, i convegni e le attività extracurricolari come presenza costante dell’offerta formativa della nostra scuola. Proposte fondamentali per il nostro inserimento nel mondo del lavoro e per la nostra crescita culturale.
Tra le tante proposte merita una particolare riflessione il convegno dal titolo “Anno europeo dei giovani: protagonisti del processo di integrazione europea?”, che si è svolto il 22 novembre presso la sala Buccisano del dipartimento di Scienze politiche e giuridiche. Tematiche centrali sono state l’anno europeo dei giovani e le opportunità per un futuro più verde, digitale ed inclusivo. Opportunità offerte dal “NextGeneration EU” e il “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” (PNRR).
Hanno assistito al convegno, oltre gli studenti di Scienze politiche, studenti del liceo La Farina e due classi delle Sez. Minutoli e Quasimodo del nostro Istituto, la VC Biotecnologie sanitarie e la IV B liceo scientifico.
È stato un convegno molto interessante, specialmente per i temi trattati ed è stato gratificante sentire qualcosa che riguardasse noi giovani.
Gli interventi
L’incontro è stato aperto dai professori Giovanni Moschella, Pro-Rettore Vicario dell’Università degli Studi di Messina, Mario Pio Calogero, Carmela Panella e Dario Maimone che hanno introdotto gli interventi con delle riflessioni sugli obiettivi e le opportunità a favore della gioventù, grazie alla nascita di “NextGeneration EU” e del “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” (PNRR).
A seguire gli interventi dei relatori Prof. Francesco Tufarelli, Prof.ssa Valeria Di Comite e Prof. Gianluca Contaldi.
Il Prof. Tufarelli, con un linguaggio colloquiale e adatto anche a noi studenti della scuola, ha brillantemente approfondito la nascita del piano “NextGeneration EU”, descrivendo una situazione critica e complessa come quella affrontata dall’UE con il Covid-19, anche attraverso divertenti aneddoti e note di colore. Un intervento, quindi, senz’altro gradevole, leggero anche se denso di informazioni e autenticamente formativo.
Più complessa e tecnica, ma ugualmente interessante, la relazione della Prof.ssa Di Comite sugli interventi dell’UE in tema di istruzione. La professoressa, dopo aver incoraggiato tutti i giovani presenti a partecipare al progetto Erasmus, ha evidenziato come si stia affermando, ad opera della Corte di giustizia dell’UE, un diritto allo studio con eguale valore ed estensione per tutti i cittadini appartenenti alla comunità europea. Una conquista fondamentale per l’affermazione dei diritti sociali in Europa.
Critica, invece, l’opinione del Prof. Contaldi, che ha sottolineato come, nome a parte, il piano di ripresa dell’UE di opportunità per noi giovani ne presenta ben poche, al contrario saremo sicuramente noi a dover ripagare i debiti oggi contratti dal nostro Paese. Prospettiva decisamente poco rassicurante!
Al termine della mattinata alcuni spunti di riflessione sulle opportunità per l’ambiente sono emersi dalle sintetiche relazioni dei dottorandi.
Infine il dibattito da cui è emerso il punto di vista dei giovani presenti nella sala.
Roberta Voccio V C Biotecnologie sanitarie