Il gender gap nel mondo del lavoro
Parità di genere
Esiste ancora il divario di genere nel mondo del lavoro? Stando ai report dell’Istat e del Censis la risposta è, purtroppo, affermativa. Le donne risultano più studiose, competenti ed istruite ma hanno più difficoltà ad entrare nel mondo del lavoro e svolgono meno ruoli dirigenziali. In Italia solo il 28% dei manager è donna e la percentuale si abbassa ulteriormente al 19% se si fa riferimento ai contratti da dirigente.
Se guardiamo a livello europeo la situazione non è più confortante. Nessuno Stato membro dell’UE, infatti, ha raggiunto la piena parità di genere
Come vivono questa situazione le “donne in carriera”? Avvertono l’esistenza del gender gap, l’hanno mai subito o lo subiscono tuttora?
Per rispondere a queste domande abbiamo intervistato, nell’Aula Magna dell’Istituto Minutoli, Maria Felicita Crupi, dirigente amministrativo del Centro Neurolesi Bonino Pulejo, e Veronica Crocitti, giornalista e imprenditrice digitale. Diverse per età e temperamento, entrambe sono accumunate da un carattere forte e volitivo e dall’importanza che attribuiscono alla sfera lavorativa.
Moderatrice dell’incontro la prof.ssa Rosamaria Migneco, una delle docenti che coordinano le nostre attività di redazione.
Le due professioniste si presentano. La dott.ssa Crupi si definisce da subito come lavoratrice con un profondo senso del dovere che l’accompagna in tutti i suoi ruoli, donna, moglie e madre. Dà molta importanza all’ambizione che, secondo lei, è la motivazione di fondo che fa progredire le persone e, un po’ provocatoriamente, definisce i giovani poco ambiziosi. Sottolinea, infine, quanto sia importante realizzare i propri sogni.Più spazio alla creatività e alla realizzazione del sè dà, invece, la dott.ssa Crocitti. Spirito di avventura, entusiasmo ma anche concretezza sono i tratti caratteristici che emergono dal suo intervento.
Al termine della breve presentazione iniziamo con le domande.
Intervista doppia
Redazione: Come donna ha incontrato difficoltà nel raggiungere i traguardi a cui è pervenuta?
Veronica Crocitti: Come donna non ho incontrato alcuna difficoltà ma come giovane sì. La nostra è una società che guarda ai giovani con diffidenza. Esistono delle vere e proprie pregiudiziali sui giovani e farsi strada, soprattutto nella libera professione, è difficile.
Maria Felicita Crupi: Non ho incontrato alcuna difficoltà. Certo ho fatto la gavetta come è giusto. Non basta lo studio, è necessario un periodo di tirocinio, di apprendistato. Bisogna imparare sul campo, acquisire competenze che solo l’esperienza può dare.
Lavori maschili e lavori femminili
R: Spesso si sente parlare di gender pay gap, cioè della differenza tra salari medi degli uomini e delle donne che hanno gli stessi ruoli o che svolgono le stesse mansioni. Anche lei ha iscontrato queste differenze nei luoghi di lavoro?
Veronica Crocitti: Solo per brevi periodi ho svolto attività di lavoro subordinato e non ho avuto modo di rilevare discriminazioni relative allo stipendio. Come lavoratrice autonoma penso che la cosa più importante sia il rapporto di fiducia che riesci a instaurare con la clientela. Con il mio blog di viaggi, Scorci di mondo, tra l’altro, il gradimento è dato dalle visualizzazioni dei contenuti e l’essere donna non costituisce uno svantaggio.
Maria Felicita Crupi: Non ho mai subito il gender pay gap, sono sempre stata valutata come i miei colleghi, sia per stipendio che come avanzamento di carriera, sulla base delle mie competenze. Certo io non mi sono mai adagiata. Ho approfondito la mia conoscenza delle lingue e ho sempre frequentato corsi di approfondimento ed aggiornamento.
R: Ritiene che ci siano professioni più adatte alle donne, in cui i risultati possono essere eccellenti?
Veronica Crocitti: Assolutamente no. Qualsiasi ipotesi di predisposizione dell’uomo o della donna è a parer mio soltanto un luogo comune.
Maria Felicita Crupi: Come regola generale non ci sono lavori per uomini e lavori per donne. Sconsiglierei però alle persone minute un lavoro in cui è richiesta molta forza fisica.
R.:Le donne in gravidanza possono usufruire di particolari tutele in ambito lavorativo, come la modifica dell’orario di lavoro, il congedo di maternità, il divieto di licenziamento. Che lei sappia, sono rispettati i diritti della donna incinta?
Veronica Crocitti: Come esperienza personale no. Non sono ancora mamma e non ho dipendenti. Chiaramente, se e quando avrò dei dipendenti, rispetterò rigorosamente la normativa a tutela.
Maria Felicita Crupi: A me non è capitato. Ci sono, però, datori di lavoro che non rispettano la normativa. Il consiglio che posso darvi è di evitare questi ambienti tossici dove sono lesi diritti fondamentali.
Un incontro che ci ha permesso di comprendere quanto sia importante sognare e combattere affinché i nostri sogni si realizzino. Ci ha permesso di cogliere la necessità di raggiungere l’indipendenza economica, evitando sempre i datori di lavoro scorretti e, aggiungiamo noi, anche denunciando. Resta però il problema di chi necessita di un lavoro per la sopravvivenza sua e della sua famiglia.
Ringraziamo le nostre ospiti per la disponibilità.
Marco Aloise IV D Biotecnologie ambientali