Exhibit, la scienza divertente
Museo IDEA2
Al primo piano del plesso Quasimodo del nostro Istituto troviamo il laboratorio interattivo Museo IDEA2. Si tratta di un museo scientifico particolare con la regola inversa del “vietato non toccare”. Noi studenti della III B SIA siamo andati poche volte, ma possiamo confermare che in questo posto la scienza è divertente. Responsabile del laboratorio e del progetto è il prof. Salvatore D’Arrigo, docente di Matematica e Fisica del Liceo scientifico. Per conoscere e far conoscere meglio il museo interattivo decidiamo di intervistare il professore insieme ad alcuni studenti.
Nel Museo Idea2, dunque, iniziamo l’intervista.
Redazione: Buongiorno prof. D’Arrigo, grazie per la sua disponibilità. Ha ideato lei questo laboratorio?
Prof. D’Arrigo: L’idea di un museo interattivo scientifico è nata nel 2012-2013 all’interno di un gruppo di lavoro, di cui io ero il punto di riferimento. Solo nel 2018-19, tuttavia, è stato possibile realizzare questo spazio. Si può dire che l’ho ideato io, ma che è stato progettato in collaborazione con gli studenti e altri docenti.
Redazione: Come è nata questa idea?
Prof. D’Arrigo: La storia è antica, perché si ispira ai musei interattivi di tutto il mondo. Il primo di questi musei è “Exploratorium di San Francisco” dove tu vai e giochi con la scienza.
Il nostro museo si chiama IDEA2 per distinguerlo dal museo IDEA a carattere scientifico già presente dal 2016 a San Marco D’Alunzio. Nel museo IDEA è possibile approfondire, attraverso gli exhibit, e quindi in maniera divertente e interattiva, il pensiero di Pitagora e Archimede di Siracusa. Il museo IDEA2 nasce anche dall’esperienza di quello di San Marco D’Alunzio.
Redazione: Su cosa si basa il laboratorio?
Prof. D’Arrigo: Il laboratorio scientifico interattivo Idea2 ha come nodo fondamentale la divulgazione della scienza, in particolare della matematica e della fisica. Chiunque, però, venga a visitarlo si rende subito conto che è interdisciplinare, ovvero è collegato alle materie letterarie, alla filosofia e alla storia.
I primi exhibit, cioè le installazioni sperimentali, sono stati creati dagli studenti durante gli incontri pomeridiani. Successivamente i modelli più belli sono stati realizzati in legno da un falegname, che ha fatto anche l’allestimento, le pareti e l’interno di questo spazio.
Redazione: Quali sono le attività che si svolgono al suo interno?
Prof. D’arrigo: Il laboratorio si presta al suo interno per fare esperimenti di matematica e fisica con le classi o con gruppi di studenti. Alcune installazioni, però, possono essere portate anche nelle aule. Si tratta, quindi, di uno spazio aperto, flessibile.
Ci si può avvicinare ad ogni exhibit inizialmente valorizzando solo l’aspetto ludico e approfondire, in un secondo momento, l’aspetto scientifico e il modello matematico.
Redazione: Gli studenti hanno un ruolo anche nella gestione del laboratorio?
Prof. d’Arrigo: Gli studenti hanno un ruolo fondamentale, perché sono i tutor che assistono i visitatori che arrivano dall’esterno della scuola. Gli studenti con maggiore esperienza, inoltre, svolgono questa attività di tutoraggio anche con i loro compagni.
Chiediamo quindi a Gabriele e Luana, della quinta A LS, un loro parere sull’esperienza laboratoriale che ormai svolgono da anni.
Gabriele Soraci: Il laboratorio scientifico interattivo è stato fondamentale per la mia formazione e mi ha dato la possibilità di conoscere la matematica e la fisica in modo diverso e divertente.
Luana Giardina: Penso che la figura di noi studenti all’interno del museo sia fondamentale. Infatti noi che abbiamo diretto contatto con gli exhibit, abbiamo modo di approfondire in maniera originale e gli argomenti. Inoltre il nostro ruolo, come ha già detto il professore, è quello di comunicare con gli altri studenti all’interno della scuola e di far conoscere il laboratorio. Spesso, purtroppo, si pensa che solo coloro che fanno parte del Liceo scientifico possano accedere al Museo Idea2. Mentre, in realtà, Matematica e Fisica sono discipline condivise anche con gli altri indirizzi.
Gabriele Gismondo e Cristian Saja III B Sistemi informativi aziendali