Creiamo anticorpi contro la violenza di genere
Il punto di vista della classe V I Biotecnologie sanitarie
A ridosso della giornata internazionale della donna e delle numerose mobilitazioni che in tale giorno si sono svolte contro la discriminazione e la violenza di genere, riceviamo e con piacere pubblichiamo il punto di vista, sul tema, degli studenti della classe V I Biotecnologie sanitarie. L’elaborato è il frutto dei numerosi dibattiti svolti in classe con il coordinamento della docente di Italiano e Storia, Prof.ssa Concetta Saija.
Gli studenti hanno identificato dieci punti essenziali per la prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne.
Il testo proposto è radicalmente diverso dalle tesi, dai giudizi, dalle supposizioni rilasciate dagli esperti e dai giornalisti nei talkshow. Non troviamo alcun riferimento al patriarcato, alla diversa crescita o al diverso ruolo maschile e femminile nella società. L’analisi degli studenti della V I BTS è condotta esclusivamente a livello individuale. Ciascun punto è sostanzialmente un suggerimento rivolto ai loro coetanei. In primo piano troviamo l’individuo e i rapporti interpersonali, unica comunità di riferimento la famiglia. Intimo e concreto, quindi, l’ambito in cui i ragazzi si muovono. Nucleo centrale su cui ruotano tutti i loro suggerimenti è la comunicazione.
Ed ecco il decalogo che speriamo sia utile a tutte le ragazze e i ragazzi che si aprono adesso al mondo delle relazioni sociali ed affettive. In ogni caso è stato utile agli studenti che l’hanno stilato perché frutto di riflessione ed approfondimento su uno dei fenomeni più drammatici della nostra società.
Gli anticorpi per combattere la violenza sulle donne
- Conoscenza e sincerità
Sin dal primo giorno bisogna presentarsi con umiltà e con verità. Non nascondere mai ciò che si è, le proprie fragilità e imperfezioni.
Diffidare di chi vuole apparire perfetto e di chi, pur dicendo di amarti, nota e rinfaccia sempre i tuoi presunti difetti.
Capire se è realmente interessato a te e trascorrere insieme tanto tempo di qualità.
Vedere se si riescono ad affrontare come coppia le situazioni difficili e solo dopo decidere di iniziare rapporti più intensi in cui rimanere coinvolti emotivamente. L’intesa sessuale può non coincidere con un vero rapporto di intenti e prospettive.
- Dialogo con i genitori su aspetti sentimentali
La comunicazione inizia fin dalla tenera età e questo aiuta a sviluppare un forte legame.
Un legame saldo e una continua comunicazione con i genitori è fondamentale, soprattutto nell’adolescenza quando diviene difficile poter discutere delle proprie relazioni sentimentali intraprese senza che i genitori siano superficiali o esprimano giudizi categorici.
- Gli ex non si devono frequentare
La separazione non consensuale porta inevitabilmente uno dei due soggetti alla sofferenza del ricordo.
Molti prendono la separazione con rabbia o cadendo in uno stato profondo di depressione. Fanno quindi di tutto per poter tornare insieme alla persona a cui, precedentemente, erano legati.
Per non alimentare questo stato di disperazione e di speranza molte volte è meglio non frequentare l’ex. Se, invece, lo si vuole incontrare, bisogna farlo sempre in presenza di altre persone
- Saper riconoscere il limite della gelosia
La gelosia è un sentimento “normale” nei rapporti se insorge raramente e in maniera moderata e responsabile.
Si supera, invece, il confine e subentra l’anormalità quando non si tollera che la persona amata possa agire autonomamente e non si rispetta in alcuna maniera la sua libertà personale.
Si inizia a stalkerare o controllare, anche senza una motivazione logica e si impedisce ogni tipo di interazioni sociali.
Fiducia, rispetto e amore
- L’importanza dell’autostima
Avere autostima nelle relazioni, essere sicuri di sé è importante per vivere al meglio il rapporto instaurato. E’ necessario avere testa sulle spalle, essere autonomi e fare accettare all’altro la propria indipendenza economica e sociale. La mancanza di autostima conduce ad una situazione di sudditanza ed espone al rischio di rimanere schiacciati da una perenne sottomissione.
- Dare e ricevere fiducia
La fiducia è uno degli aspetti più importanti nell’ambito delle relazioni.
Se non c’è fiducia, si tenderà a vivere un rapporto basato su dubbi e ogni piccolo movimento dell’altro verrà visto con sospetto. Questo, purtroppo, potrebbe avvenire anche per traumi passati.
E’ importante imparare a comunicare.
In mancanza di un corretto dialogo la relazione potrebbe convertirsi in un rapporto “malato” dove predominano forme ossessive di controllo, violenza e manipolazione.
- Rispetto
Si parla di mancanza di rispetto nel momento in cui non sono considerati con riguardo i limiti dell’altro, quando si preferisce insultare e alzare la voce per far valere maggiormente le proprie ragioni. Tali comportamenti rischiano di sfociare troppo spesso nello “schiaffo educativo”.
Per dare valore a ciò che si dice non è importante urlare ma saper dosare le parole.
Il silenzio soffoca e poi uccide
- Come aiutare la vittima di violenza
Per aiutare una donna ad aprirsi e tornare a vivere è importante un approccio empatico e delicato.
E’ importante rispettare i tempi di chi ha bisogno di aiuto, affinché esca dal silenzio e si rivolga alle istituzioni e al personale specializzato, in modo che riesca a usare tutti gli strumenti messi a disposizione sul territorio, come associazioni e centri di ascolto.
- Aiutare ad amare di nuovo
E’ importante far capire alla persona soggetta a violenza sia psicologica che fisica, che non esiste solo “l’amore malato”.
L’amore sano è accettazione e cura dell’altra persona, nel rispetto della sua libertà.
Denuncia sempre, Non sei sola
A tutte le donne che purtroppo stanno subendo violenza ricordiamo di chiamare il numero antiviolenza
Si tratta di un numero gratuito di pubblica utilità attivo 24 ore su 24. Le operatrici telefoniche offrono sostegno ed informazioni sui servizi socio-sanitari pubblici e privati.
È garantito l’anonimato.