Mednight, la scienza al femminile nell’azzurro del Mediterraneo
Scienza e cultura si incontrano a Messina
La nostra splendida città il 27 settembre scorso è stata protagonista di un appassionante e interessante evento che ha coniugato insieme scienza e cultura presso il Rettorato dell’Unime: Mednight, la Notte mediterranea delle ricercatrici. Una notte ricca di colori e profumi mediterranei in cui la scienza ha svelato i suoi enigmi ad adulti e bambini. Gli stand per i giovanissimi, infatti, hanno reso divertenti e semplici scienze complesse come la Chimica e la Fisica che spesso ci hanno intimidito tra i banchi di scuola.
L’evento, organizzato dall’Università di Messina in collaborazione con Palermo, Catania e Roma, ha coinvolto i Paesi del bacino Mediterraneo: Francia, Spagna, Cipro, Grecia, Turchia e Tunisia hanno così rivendicato la loro funzione millenaria di centri culturali.
La mostra “Le Marie Curie del Mediterraneo”. presentata dall’Unime, celebrando la vita e il lavoro delle ricercatrici dell’area mediterranea, ha riscosso un grande successo di pubblico e raggiunto pienamente l’obiettivo di valorizzare il contributo delle donne nella scienza. Da giovane studiosa e amante delle discipline scientifiche pensare a queste ricercatrici che sono riuscite a farsi strada in un settore ancora, purtroppo, prevalentemente maschile è stato per me fonte di ispirazione e mi ha incoraggiato a proseguire gli studi e a inseguire i miei sogni e le mie ambizioni.
Mednight, la scienza si coniuga con l’arte
La giornata si è aperta nel pomeriggio con mostre scientifiche allestite in vari punti del cortile dell’Università centrale. Gli stand hanno ospitato dimostrazioni su temi di grande attualità come la Sostenibilità ambientale, le scoperte nel campo della Biologia marina e lo sviluppo di nuove tecnologie per la Medicina. Le ricercatrici e i ricercatori dell’Università di Messina hanno coinvolto il pubblico in un’atmosfera vivace e interattiva, proponendo giochi, quiz, esperimenti e dimostrazioni scientifiche.
L’evento ha anche dato spazio a momenti di intrattenimento con performance artistiche ispirate alla scienza, musica dal vivo e danze.
Sperimentiamo nuovi metodi e tecnologie
Un momento per me indimenticabile è stato quando ho avuto la possibilità di sperimentare in prima persona le tecnologie e i metodi utilizzati nei laboratori di ricerca, concretizzando al di fuori della scuola le esercitazioni che svolgiamo nei laboratori di Chimica e Microbiologia del nostro Istituto.
Alcuni stand hanno colpito maggiormente la mia attenzione. In particolare “L’aroma dell’olio d’oliva: un importante parametro di qualità” e “il potenziale terapeutico dell’idrolizzato proteico della mosca soldato nera”. Nel primo i visitatori venivano sensibilizzati sull’importanza dell’olfatto nella valutazione dell’olio d’oliva. Attraverso degustazioni guidate, infatti, il pubblico imparava a distinguere gli aromi positivi, come frutta ed erba, che indicano un olio di alta qualità, da quelli sgradevoli, come il rancido, educandosi così a una scelta più consapevole del prodotto. Nel secondo si illustravano le proprietà benefiche delle proteine estratte dalla mosca soldato nera. Proteine idrolizzate che hanno dimostrato di poter mitigare lo stress ossidativo e ridurre la risposta infiammatoria, offrendo potenziali applicazioni terapeutiche in campo medico. Affascinante scoprire come un insetto apparentemente inutile possa essere uno strumento fondamentale per l’ambiente e la salute, chiave di volta dell’ecosistema.
Scienza, arte e cultura hanno, dunque, reso magica la notte del 27 settembre. Notte in cui Messina, con la sua vivace partecipazione, si è confermata polo di cultura scientifica nel cuore del Mediterraneo.
Silvia Mannino 5 L Biotecnologie sanitarie