Stress scolastico sempre più diffuso tra gli studenti

3 studenti su 4 soffrono di stress da competizione

Negli ultimi anni lo stress dovuto alla scuola é diventato un problema sempre più diffuso tra gli studenti. Le aspettative dei genitori, il carico di compiti e la competizione che si crea tra i compagni, sono alcune delle cause che scatenano questo fenomeno.

Da un’indagine congiunta del Ministero dell’Istruzione e dell’Unicef, condotta nel febbraio di quest’anno, è emerso che circa 3 studenti su 4 soffrono “sempre” o “spesso” di stress da competizione. Ciò vuol dire che, è molto probabile che anche tu che mi stai leggendo viva o abbia vissuto questa esperienza. Motivo in più per vederci chiaro.

Dei 25 mila studenti intervistati in tutta Italia, il 44% afferma di sentirsi inadeguato e insicuro a causa dell’ipercompetizione che si crea nelle aule scolastiche. Di questi, il 17% ritiene che proprio l’eccessiva competizione nella scuola rende più difficile l’apprendimento.

Quali sono le cause dello stress scolastico?

Secondo alcune ricerche le interrogazioni e i compiti risultano essere il motivo principale di stress per gli studenti; le ore trascorse a scuola, sommate ai compiti da svolgere a casa, occupano gran parte della giornata lasciando così poco tempo al riposo, al divertimento e alle relazioni sociali. A questo stress si aggiunge la pressione di dover raggiungere risultati eccellenti, alimentata non solo dalla scuola ma molte volte dalla famiglia stessa.

Anche la competitività tra gli studenti comporta elevati livelli di stress. Talvolta gli studenti tendono a confrontarsi con i coetanei che sembrano raggiungere ottimi risultati in ogni materia, e così generano in loro stessi sentimenti di frustrazione e inadeguatezza che alimentano emozioni e sentimenti difficili da gestire: ansia, stress e nervosismo, i più frequenti.

Quali sono le conseguenze sulla salute?

Gli effetti dello stress scolastico non si limitano solo alla sfera emotiva bensì possono trasformarsi in patologie abbastanza comuni quali insonnia, mal di testa cronico, problemi alimentari e talvolta, nei casi più gravi, disturbi più importanti come ansia e depressione, accompagnate da un’allarmante instabilità emotiva.  Molte volte le conseguenze di queste emozioni “incontrollabili” causano perdita di interesse per lo studio, e provocano una visione della scuola non più costruttiva, ma inutile, noiosa e improduttiva.

Come si risolve il problema?

Lo stress dovuto alla scuola, pur essendo uno dei problemi più comuni tra i giovani, è anche uno dei problemi più sottovalutati. La scuola, a riguardo, potrebbe essere un supporto enorme per gli studenti; dovrebbe infatti creare un ambiente che generi benessere e infonda sicurezza, offrendo supporto psicologico e attività che alimentino la necessità di relazionarsi con gli altri. Non a caso infatti il 50% degli studenti che hanno partecipato all’indagine del febbraio scorso, hanno dichiarato che sarebbero necessarie più attività extra curricolari e maggiori spazi di aggregazione.

Oltre la scuola, la famiglia occupa un ruolo fondamentale nella gestione di questo problema. É molto importante che le famiglie comprendano le necessità dei propri figli di fronte ai loro limiti e che li supportino non solo dal punto di vista scolastico ma anche da quello socio-emotivo, lasciando spazio al riposo, alle passioni e alle relazioni sociali che alternino momenti di relax a quelli di studio, creando così un equilibrio sano e costruttivo.

È importante non sottovalutare dunque lo stress, come pure qualsiasi tipo di sentimento o emozione ad esso connesso. Affidarsi a persone specializzate nel settore è certamente la migliore via da percorrere per imparare a gestire tutte quelle emozioni che spesso ci appaiono come incontrollabili.

Gli esperti stanno già da tempo sensibilizzando le autorità e tutti i soggetti coinvolti, sull’importanza e l’urgenza di affrontare il tema del benessere psicosociale degli adolescenti nell’ambito educativo. Sembra essere importante perciò tanto insegnare quanto imparare tecniche e pratiche per la gestione dello stress. Per questo vengono consigliate strategie efficaci da adottare, sia per gli insegnanti, sia per i genitori che per gli studenti stessi.

Diventiamo protagonisti del nostro miglioramento

A questo proposito mi sembra importante concludere, dando uno sguardo ai consigli che gli psicologi e gli educatori offrono in particolare a noi studenti. Certo gli insegnanti e i genitori possono fungere da modelli positivi, incoraggiando e fornendo supporto quando affrontiamo le nostre sfide personali o scolastiche. Tuttavia, nulla ci vieta di essere noi stessi protagonisti del nostro miglioramento, fidandoci e affidandoci a chi ne sa di più sulla questione.

Un primo passo importante sembra essere, acquisire quella che viene definita maggiore consapevolezza emotiva: noi studenti dobbiamo imparare a riconoscere e comprendere le nostre emozioni, sviluppando al contempo la capacità di comunicare efficacemente ciò che stiamo vivendo e di accettare anche i nostri fallimenti come opportunità di crescita. Questo piccolo sforzo contribuisce già da solo a creare un ambiente in cui ci si sente compresi e supportati.

Pianifichiamo la nostra giornata

Prodigarsi per uno stile di vita sano, e non solo all’interno della scuola, include scegliere una dieta equilibrata e una moderata ma regolare attività fisica. Quest’ultima, insieme a un hobby a cui dedicarsi, sono attività vivamente consigliate per alleggerire il peso delle ore di studio e organizzare meglio le nostre giornate. A tal proposito, sembra non essere secondario imparare anche semplici tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda, che aiutano a ridurre i livelli di stress e ad aumentare la concentrazione.

Gestire e organizzare la propria giornata, pianificando le ore di studio e le attività extra scolastiche, può prevenire la sensazione di sovraccarico. A riguardo, l’uso di agende o app di pianificazione per tenere traccia dei compiti e delle scadenze, costituiscono ottimi strumenti per migliorare le nostre giornate.

Creare ex novo o interagire con già esistenti club scolastici o gruppi di studio potrebbe rivelarsi un’attività non solo interessante per il rilassamento che procura, ma anche una piattaforma per la costruzione di relazioni più significative.

Con queste semplici strategie possiamo lavorare su noi stessi e insieme, per creare un ambiente scolastico più sano e meno stressante; riconquistare la fiducia in noi stessi e mettere in soffitta quegli scomodi e stretti vestiti, confezionati dal nostro senso di frustrazione e di inadeguatezza.

Emanuela Salvo IV A Sez. agraria “P. Cuppari”

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