Maturità 2020
Un anno indimenticabile
E’ arrivata la fine dell’anno scolastico e noi, maturandi 2020, dopo un lungo e memorabile viaggio di cinque anni, siamo rimasti orfani di quell’ultimo e vibrante suono della campanella, quello stesso che ha misurato il nostro tempo; il tempo dell’ascolto, della riflessione, della libertà; il tempo migliore lo abbiamo vissuto tra queste mura, crescendo e formandoci, imparando a scegliere, ad accettare i fallimenti, a conoscere noi stessi, a distinguere il bello e il vero, a trasformare le ore trascorse insieme agli altri in uno spazio di relazioni profonde e autentiche.
Adesso conosceremo il nuovo, che è sempre accompagnato da sconcerto. Dovremo conquistarci un posto nel mondo e, anche se sappiamo bene che alla nostra età la vita è una promessa carica di infinite possibilità, ne abbiamo istintivamente paura.
E’ sempre doloroso tagliare i legami con chi ci ha accolto e ci ha insegnato a comprendere la pienezza dei sogni e a non rinunciare mai alla forza delle passioni.
La pandemia
Siamo, ancora , testimoni impotenti della pandemia dovuta al Covid -19 e sappiamo perfettamente che il problema non è da sottovalutare: per questo rispettiamo, anche se a malincuore, le scelte adottate dal Governo per la salvaguardia della nostra salute. Per mesi abbiamo seguito una didattica a distanza e, a quasi nessuno è piaciuto fare ciò: perché ci ha privato non solo della vicinanza ma anche delle voci squillanti e delle rumorose risate dei compagni. Nonostante tutto, però, la scuola non è mai stata chiusa perché ha continuato a rimanere aperta, nel senso che ognuno di noi ha voluto dargli.
E mai, come in questo difficile momento, ci è stata offerta la possibilità di riscoprire ciò che veramente riempie.
La DaD
Abbiamo ospitato nell’intimità delle nostre stanze, video lezioni, file, materiali sapientemente elaborati dai prof; e ci siamo preparati a vivere consapevolmente questa esperienza, quella della maturità, che si affronta con la solita ” umana ” paura. Il 17 Giugno saremo chiamati a sostenere un colloquio, davanti ad una commissione che ci esaminerà e, anche se le dinamiche saranno complesse, gli occhi di oggi saranno quelli di ieri. Il medesimo tremore di chi ci ha preceduto, ci accompagnerà nella grande prova; una prova, da sempre uguale e diversa. Alla fine, le emozioni non cambiano e, con esse, non cambiamo noi. Le notti prima degli esami non cambieranno mai …..
Come i pini di roma, la vita non li spezza. Questa notte è ancora nostra
“Notte prima degli esami” -Antonello Venditti. Marzo1984
Alessio Calderone, Yvonne Crupi, Davide Puglisi Allegra- 5C BTS